lunedì 29 giugno 2015

Fallo... e Basta! Il reggiseno dell'ammmore

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mercoledì 24 giugno 2015

Fallo... e Basta! Testi-colando

La fiaba di Cappuccetto Rosso la conosciamo tutti: la mamma, la nonna e il lupo sono i personaggi che creano la possibilità, il movente e ovviamente l’azione. Per ognuno di questi attori sappiamo dare un aggettivo: la mamma è avveduta, la nonna è paziente, mentre il lupo è bramoso. E la piccola Cappuccetto Rosso? Di lei si sa solo che non riuscirà a portare le frittelle alla nonna, e che chiuderà la sua carriera di pony express di crêpe ai frutti di bosco con la mitica frase: “che bocca grande che hai”.
La Bella Addormentata nel Bosco non si chiamava Aurora ma Talia. Di lei sappiamo che a causa di un incantesimo, all’età di sedici anni cadde addormentata. Poi arriva il Principe Azzurro che, vedendo la fanciulla tanto inerte quanto bella, decide di abusare di lei. Più che azzurro pare il mommotti vestito di nero. Ma se si vogliono raccontare le storie d’amore si usano inchiostri color pastello. E Cappuccetto? Il rosso la sbugiarda, il rosso fa di lei la preda ideale per il lupo famelico.
Nonostante tutto il “ vissero felici e contenti” è il titolo di coda che precede il the end. Il cacciatore, disegnato per l’occasione, apre la pancia al lupo e salva nonna e nipote, mentre Azzurro diventa padre di due pargoli avuti con Talia… ovviamente tutto mentre lei dormiva. Per dirla come l’avrebbero detta i latini, la Bella Addormentata nel Bosco ha avuto nella sua stessa fiaba il ruolo del testicolo, perché ha assistito alla storia senza prenderne davvero parte. Un po’ come Biancaneve che sputa la mela avvelenata e si sveglia. Il Principe? La voleva come soprammobile nel suo castello: bella e ammutolita. Insomma, la donna ideale.
I testicoli, senza ombra di dubbio, sono una parte importante del racconto. Senza di loro mancherebbe sicuramente un appoggio fondamentale al flusso narrativo. E se è vero che il centro del piacere della lettura è dato fondamentalmente dal ritmo che si dà al racconto, è anche vero che il testicolo equilibra e da quella specifica forma riconosciuta da tutti coloro che amano la lettura. La testimonianza del testicolo rende più frizzante la storia che, senza, perderebbe quel gusto speziato che solo una bella esposizione può dare.
Le fiabe originali non raccontano di principesse belle e sfortunate, semmai di testicoli. E i principi azzurri? L’italiano è una lingua davvero ricca di sinonimi: anche loro dei veri e proprio testicoli...

Non so voi, ma io ad Azzurro ho sempre preferito il Lupo: almeno lui ha la faccia di dire “ciao sono Dick”.
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lunedì 22 giugno 2015

i Salotti... per non dimenticare

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Fallo...e basta!

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sabato 20 giugno 2015

book

Feltrinelli di via Roma... Come vi piace... I Salotti Piccanti Di Castello. Ben accompagnati Ilario Carta e Giovanni Follesa

Posted by Michela Pisu on Giovedì 18 giugno 2015
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lunedì 8 giugno 2015

Fallo...e basta!

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lunedì 1 giugno 2015

Fallo... e basta

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Come vi piace ... La donna sarda

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