Ad Apollo piace la Venere tascabile - La Donna Sarda https://t.co/WZEpK2p28H via @sharethis
— michela pisu (@mialupeschi) 28 Dicembre 2015
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lunedì 28 dicembre 2015
Fallo...e basta!
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mercoledì 23 dicembre 2015
Fallo... e basta! Testi-colando
La fiaba di Cappuccetto Rosso la conosciamo tutti: la mamma,
la nonna e il lupo sono i personaggi che creano la possibilità, il movente e
ovviamente l’azione. Per ognuno di questi attori sappiamo dare un aggettivo: la
mamma è avveduta, la nonna è paziente, mentre il lupo è bramoso. E la piccola
Cappuccetto Rosso? Di lei si sa solo che non riuscirà a portare le frittelle
alla nonna, e che chiuderà la sua carriera di pony express di crêpe ai frutti di bosco con la mitica frase: “che
bocca grande che hai”.
La Bella Addormentata nel Bosco non si chiamava Aurora ma
Talia. Di lei sappiamo che a causa di un incantesimo, all’età di sedici anni
cadde addormentata. Poi arriva il Principe Azzurro che, vedendo la fanciulla
tanto inerte quanto bella, decide di abusare di lei. Più che azzurro pare il mommotti vestito di nero. Ma se si
vogliono raccontare le storie d’amore si usano inchiostri color pastello. E
Cappuccetto? Il rosso la sbugiarda, il rosso fa di lei la preda ideale per il
lupo famelico.
Nonostante tutto il “
vissero felici e contenti” è il titolo di coda che precede il the end. Il
cacciatore, disegnato per l’occasione, apre la pancia al lupo e salva nonna e
nipote, mentre Azzurro diventa padre di due pargoli avuti con Talia… ovviamente
tutto mentre lei dormiva. Per dirla come l’avrebbero detta i latini, la Bella
Addormentata nel Bosco ha avuto nella sua stessa fiaba il ruolo del testicolo,
perché ha assistito alla storia senza prenderne davvero parte. Un po’ come
Biancaneve che sputa la mela avvelenata e si sveglia. Il Principe? La voleva
come soprammobile nel suo castello: bella e ammutolita. Insomma, la donna
ideale.
I testicoli, senza ombra di dubbio, sono una parte importante
del racconto. Senza di loro mancherebbe sicuramente un appoggio fondamentale al
flusso narrativo. E se è vero che il centro del piacere della lettura è dato
fondamentalmente dal ritmo che si dà al racconto, è anche vero che il testicolo
equilibra e da quella specifica forma riconosciuta da tutti coloro che amano la
lettura. La testimonianza del testicolo rende più frizzante la storia che,
senza, perderebbe quel gusto speziato che solo una bella esposizione può dare.
Le fiabe
originali non raccontano di principesse belle e sfortunate, semmai di
testicoli. E i principi azzurri? L’italiano è una lingua davvero ricca di
sinonimi: anche loro dei veri e proprio testicoli...
Non so voi,
ma io ad Azzurro ho sempre preferito il Lupo: almeno lui ha la faccia di dire
“ciao sono Dick”.
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domenica 20 dicembre 2015
Fallo...e basta!
Tataaa tatabù anche il bacio - La Donna Sarda https://t.co/Iv4rQeN7Z7 via @sharethis
— michela pisu (@mialupeschi) 21 Dicembre 2015
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domenica 13 dicembre 2015
Fallo...e basta!
Le regole dellattrazione - La Donna Sarda https://t.co/mbiD09SJdr via @sharethis
— michela pisu (@mialupeschi) 14 Dicembre 2015
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lunedì 7 dicembre 2015
Fallo...e basta!
I 45 giri del lato B - La Donna Sarda https://t.co/K0OXBYcYCU via @sharethis
— michela pisu (@mialupeschi) 7 Dicembre 2015
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